Il famoso social network dedicato al mondo del lavoro ha recentemente annunciato l’imminente lancio di una funzionalità del tutto nuova, dedicata ai freelance. La scelta di creare un vero e proprio marketplace dedicato a questo settore porta LinkedIn a competere con altre piattaforme analoghe come Fiverr e Upwork.
Secondo le indiscrezioni provenienti da The Information l’obiettivo di questa iniziativa è quello di collegare i fornitori di servizi freelance con i datori di lavoro che necessitano di collaboratori temporanei per progetti una tantum. Al pari di Fiverr e Upwork, Marketplaces di LinkedIn sarà, infatti, dedicato all’attività lavorativa di consulenza esercitata da remoto.
Lo sviluppo di questa nuova funzionalità è stata avviato a settembre 2019, quando LinkedIn ha acquisito le risorse di UpCounsel, un marketplace verticale che collega avvocati e clienti freelance. L’accordo raggiunto ha previsto la chiusura del del marketplace acquisito e il suo fondatore Matt Faustman, insieme a parte del suo team, ha cominciato a lavorare per implementare un marketplace simile su LinkedIn.
L’idea iniziale di Faustman era lanciare un servizio di assistenza legale in verticale su LinkedIn e poi replicare il modello “in 100 diversi settori”.
Con un suo post su LinkedIn di aprile, Faustman ha dichiarato: “Abbiamo lavorato 24 ore su 24 da settembre (2019) per portare online le prime fasi della nostra visione con LinkedIn”.

La funzione ProFinder
La funzione ProFinder del social network consente già agli utenti di cercare fornitori di servizi. Sul versante dei fornitori, LinkedIn consente agli utenti di creare profili aziendali, di pubblicare “open for business” su singoli profili e di pubblicizzare i propri servizi.
Le aziende, dal canto loro, potranno guardarsi intorno per trovare i servizi di cui hanno bisogno, confrontare le tariffe e pubblicare recensioni, in modo simile a quanto accade su Fiverr. I Marketplaces consentirebbero, inoltre, agli utenti di pubblicare proposte di progetti per attrarre liberi professionisti, in modo simile a Upwork.
La possibilità di monetizzazione del servizio offerto
LinkedIn sta, inoltre, cercando di abilitare i pagamenti in loco per consentire a liberi professionisti e clienti di effettuare transazioni direttamente sulla piattaforma. Questa caratteristica potrebbe supportare la monetizzazione del servizio. Vi è anche l’ipotesi di far pagare delle commissioni sulle transazioni marketplace, che fa già parte del modello di business di Fiverr e Upwork.
Quale futuro ci aspetta?
I siti GIG sono una nicchia di reclutamento in rapida crescita. Upwork ha aumentato il suo fatturato di circa il 20% su base annua nei primi tre trimestri del 2020, mentre Fiverr ha registrato una crescita del 77%.
LinkedIn ha recentemente dichiarato a The Information di aver assistito a un elevato incremento di persone che cercano e chiedono servizi dai suoi utenti “a disposizione per concludere affari“. Ciò è particolarmente vero per i soggetti che offrono aiuto negli ambiti di executive coaching, marketing, progettazione e sviluppo software.